Aborto: discutiamone insieme

Allora , in un altro forum in cui partecipo si è scatenato il putiferio discutendo sul tema dell'aborto.
Posto quì il testo della notizia che sicuramente ci farà riflettere:

"Colombia - Bimba stuprata abortisce, scomunicati i medici
Il cardinale Alfonso Lopez Trujillo ha annunciato che l'equipe medica che ha interrotto a Bogotà la gravidanza di una 11enne violentata dal patrigno è da ritenersi scomunicata
BOGOTA' - Il cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo, presidente del pontificio Consiglio per la Famiglia, ha annunciato che l’equipe medica che ha interrotto a Bogotà la gravidanza di una bambina di undici anni violentata dal patrigno è da ritenersi scomunicata. Lo scrivono tutti i media colombiani. «Tutte le persone che hanno partecipato all’intervento medico - ha commentato Lopez Trujillo - sono dei malfattori perchè hanno stroncato la vita di un innocente prima della nascita».
Il porporato colombiano ha ricordato in una intervista con l’emittente radiofonica Rcn che in base all’articolo 1398 del Codice di diritto canonico, qualsiasi persona che pratichi l’aborto, o sia complice in esso, è automaticamente oggetto della massima pena prevista dalla Chiesa.
L’interruzione della gravidanza sulla bambina è stata realizzata nell’Ospedale Simon Bolivar di Bogotà grazie ad una sentenza della Corte costituzionale che in maggio ha depenalizzato l’aborto nei casi di stupro, rischio di malformazione del feto e pericolo di vita per la madre.
Al riguardo il responsabile dell’ospedale che ha autorizzato l’aborto, Hector Lemus, ha assicurato che nonostante il provvedimento ecclesiastico continuerà ad andare in chiesa: «La mia comunicazione con Dio è sempre stata molto buona e forse con la scomunica magari diventa più diretta». "

Quali sono le vostre opinioni a riguardo?

Spero che nessuno si offendi del mio copia-incolla, ma le mie idee sono quì:

Dunque, fermo restando che quel cardinale poteva farsi gli affaracci suoi , quì entriamo in un argomento più complesso... Senza scendere nel discorso specifico della bambina (è quì ammetto che era una cosa umanamente impensabile far partorire quella povera bimba...), abbiamo noi il diritto di decidere di non far nascere una nuova creatura? E' un argomento difficile da affrontare, religiosamente, eticamente e umanamente..
Quella bambina ha vissuto un'esperienza traumatica, e se fossi stata uno di quei medici avrei agito esattamente come loro, ma pensiamoci, che male ha fatto quella creatura appena concepita? Il suo unico torto è esser nata da uno stupro... E che cosa ne può lei? Assolutamente nulla... Entriamo nelle fantasticherie: e se quella creatura fosse, chessò, destinata a trovare la cura per l'aids?
Che potere abbiamo noi su un altro essere umano?
Io sono assolutamente contro l'aborto, però in questi casi estremi il mio conflitto interiore è grande, e alla fine avrei anch'io salvato la vita di quella povera ragazzina.. Però.. Nulla mi toglie dalla testa che noi non abbiamo il diritto di decidere di uccidere un bimbo non ancora nato..

La Chiesa è meglio che stia zitta.Nei suoi due millenni di storia ha compiuto così tanti massacri da far impallidire Hitler e Stalin. E adesso vogliono farci credere che sono dei paladini della vita. Ma si vergognino! Senza contare il fatto che il loro "capo" è un ex nazista omofobo. E si potrebbe andare avanti...

L'aborto è un argomento complesso e non credo si possa genaralizzare. Ogni caso è diverso dall'altro. Posso capire chi dice cose del tipo "che diritto abbiamo di decidere della vita di un bambino che non è ancora nato"...Prima di tutto bisogna stabilire quando il feto è da considerarsi alla pari di un bambino. Una cellula è un essere vivente certo, però...E non credo che tutti saranno d'accordo su un'unica posizione. Seconda cosa e ripeto, dipende da caso a caso: se una donna vuole abortire perchè lei e l'uomo con cui ha avuto un rapporto non sono stati attenti è un conto; è un altro conto se una bambina di 11 anni viene stuprata e rimane in cinta. Perchè che diritto abbiamo di rischiare la vita della bambina? La sua vita vale meno di quella di un piccolo agglomerato di cellule? Senza contare il fatto che la sua vita è già stata rovinata per sempre da chi ha osato stuprarla (notare: qui la chiesa tace, anche perchè i preti pedofili non sono una rarità...)...

Io non sono ne a favore ne contro: sono per la libertà di scelta! Ogni donna deve essere lasciata libera di decidere per se e per il suo bambino. Stop. E' inutile che gli altri parlino. Libera di scegliere e di prendersi tutte le responsabilità del caso. I vari movimenti per la vita sono ridicoli...

La Chiesa è meglio che stia zitta.Nei suoi due millenni di storia ha compiuto così tanti massacri da far impallidire Hitler e Stalin. E adesso vogliono farci credere che sono dei paladini della vita. Ma si vergognino! Senza contare il fatto che il loro "capo" è un ex nazista omofobo. E si potrebbe andare avanti...

E come non darti ragione?? Delle vere porcherie sono state fatte sotto lo "scudo" della Chiesa.. Per non dire di peggio..


Io non sono ne a favore ne contro: sono per la libertà di scelta! Ogni donna deve essere lasciata libera di decidere per se e per il suo bambino. Stop. E' inutile che gli altri parlino. Libera di scegliere e di prendersi tutte le responsabilità del caso. I vari movimenti per la vita sono ridicoli...

Concordo...


Prima di tutto bisogna stabilire quando il feto è da considerarsi alla pari di un bambino. Una cellula è un essere vivente certo, però...

Quì non sono daccordo per nulla, un essere vivente è un essere vivente, qualunque sia la sua grandezza o forma..
Nell'istante in cui il spermatozoo incontra l'ovulo, quello è un bambino, punto.


E gli altri che ne pensano??

[Modificato da Sophia della Luna 05/09/2006 23.47]

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Scritto da: -Felan- 03/09/2006 16.16
La Chiesa è meglio che stia zitta.Nei suoi due millenni di storia ha compiuto così tanti massacri da far impallidire Hitler e Stalin. E adesso vogliono farci credere che sono dei paladini della vita. Ma si vergognino! Senza contare il fatto che il loro "capo" è un ex nazista omofobo. E si potrebbe andare avanti...

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Parole sante Felan... mi trovi pienamente daccordo su questo tuo primo concetto.

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L'aborto è un argomento complesso e non credo si possa genaralizzare. Ogni caso è diverso dall'altro. Posso capire chi dice cose del tipo "che diritto abbiamo di decidere della vita di un bambino che non è ancora nato"...Prima di tutto bisogna stabilire quando il feto è da considerarsi alla pari di un bambino. Una cellula è un essere vivente certo, però...E non credo che tutti saranno d'accordo su un'unica posizione. Seconda cosa e ripeto, dipende da caso a caso: se una donna vuole abortire perchè lei e l'uomo con cui ha avuto un rapporto non sono stati attenti è un conto; è un altro conto se una bambina di 11 anni viene stuprata e rimane in cinta. Perchè che diritto abbiamo di rischiare la vita della bambina? La sua vita vale meno di quella di un piccolo agglomerato di cellule? Senza contare il fatto che la sua vita è già stata rovinata per sempre da chi ha osato stuprarla (notare: qui la chiesa tace, anche perchè i preti pedofili non sono una rarità...)...

Io non sono ne a favore ne contro: sono per la libertà di scelta! Ogni donna deve essere lasciata libera di decidere per se e per il suo bambino. Stop. E' inutile che gli altri parlino. Libera di scegliere e di prendersi tutte le responsabilità del caso. I vari movimenti per la vita sono ridicoli...

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Anche qui mi trovi daccordo.
Secondo me la scelta se tenere il bimbo o abortire spetta solo alla madre, nessuno può dire cosa deve fare.
La chiesa deve mettersi una pezza sulla bocca che è meglio...

In questo caso sono d'accordo che il caro cardinale avrebbe dovuto rimanere fuori dalla questione.
in ogni caso penso che per questa vita sia stato meglio morire in questo modo.
Perchè? immaginate una ragazzina di 11 anni con un bimbo! è una bambina lei stessa e non avrebbe potuto crescerlo.
seconda cosa, più importante, non pensate che probabilmente quel bimbo avrebbe dovuto vivere con una madre che lo odia. è figlio di una violenza, io non so se riuscirei a volergli bene vedendo in lui l'uomo che mi ha stuprata.
in questi casi è meglio così. la bimba era troppo piccola per decidere da sola e secondo me hanno agito bene.

Che un essere sia vivente al di la delle sue dimensioni questo è fuori di dubbio...Quello che volevo dire io era: una cellula vale di più di una bambina? Non sta a me stabilirlo, però credo che ce lo si debba chiedere...

Inoltre, leggendo il post di miyu mi è venuta in mente una cosa: provate a pensare oltra alla povera bambina di 11 anni, al bambino che sarebbe nato, cosa gli sarebbe toccato? Una madre che probabilmente non può allevarlo, che lo odia ed un padre-orco...senza contare che prima o poi verrebbe a sapere della sua nascita, dall'odio e dalla violenza dalla quale è nato...un destino piuttosto crudele...

Ma più in generale, voi cosa pensate dell'aborto?

In termini "umani"..

Io è una cosa che non riesco a concepire..

Sono daccordo con voi riguardo alla questione della bimba di 11 anni, far nascere quella creatura avrebbe quasi sicuramente ucciso la ragazzina, ma parlando da donna, io non riuscirei ad uccidere un essere che vive dentro di me, e che ha bisogno di me per esistere.. No, non ce la farei, lo trovo orribile..

Io, anche da donna, non riesco a concepire davvero l'idea di un essere come sarà poi il feto e quindi il bambino.
Sarà che sono "giovane" o forse che finchè non si provano, certe cose, non si sanno mai, nemmeno a 100 anni.
L'aborto non mi sconvolge come "pratica". Ovvio che poi ci sono donne poco rispettose di sè e del feto e abortiscono come andare a prendere il caffè, però penso che ci siano casi in cui l'aborto abbia salvato delle vite.
Prendiamo l'esempio della madre incinta ma malata di cancro..
lei non si cura, da alla luce un figlio e muore.
Ora, la cosa può sembrare un atto di coraggio e di forza, ma ciò non toglie che sto bimbo crescerà senza madre. Se invece la donna avesse abortito e si fosse salvata di figli poi avrebbe potuto farne ancora 2 o 3.
Ci sono troppi casi e troppe varianti per decidere se una cosa è buona o cattiva.
Più che giudicarla in generale direi che è più semplice stare a considerare un caso alla volta, così almeno non cadiamo nella moda del nostro tempo di parlare per sondaggi e statistiche, perdendo di vista il valore umano.