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Nostradamus

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2006 22:58
08/11/2006 22:58
 
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Nostradamus



Il veggente Michele Nostradamus, nacque alle ore 12.00 del 14 Dicembre 1503. Il suo destino fu segnato dal contatto con i propri nonni che all'epoca erano stimatissimi medici, nonché esperti in arti magiche ed esoteriche. Nostradamus trasse grande profitto dalla vicinanza dei suoi grandi avi. Egli, in una lettera al figlio, ricordando il periodo dei suoi studi con i nonni, scrisse che gran parte del suo sapere gli era derivata dalla decifrazione di antichi volumi rimasti nascosti per tanti secoli. In tali libri, oltre alle formule magiche più complesse, erano riprodotti i caratteri sacri propri di alcune dottrine magiche dell'antico Egitto. Gran parte di tali dottrine, furono da Mosé trasmesse ai discendenti di Issacar, stirpe da cui nacquero gli avi di Nostradamus. Anche nella Bibbia è menzionata tale tribù, e vi si afferma che agli appartenenti ad essa, furono concesse particolari doti per predire il futuro. La misteriosa catena che tramandava tale conoscenza passando anche attraverso i Maestri di Giustizia Esseni, non fu interrotta ma segretamente continuò fino ad arrivare ai nonni di Michele e da questi al veggente che seppe conservare con gelosa cura quest'inestimabile conoscenza.
Quando Michele raggiunse la giusta età, volle intraprendere gli studi dei suoi illustri nonni. Durante il flagello della peste seppe mettere in mostra le sue conoscenze esoteriche/mediche guadagnandosi, però, le ire dei suoi più tradizionalisti colleghi. Dopo quattro anni, domata la peste, si laureò dottore e cominciò un lungo viaggio alla ricerca di altri Fratelli, appartenenti allo stesso misterioso Ordine di cui lui era membro. Alterne vicende lo condussero da un periodo sereno ad uno cupo e denso di dolori (morte della moglie e dei figli); da ciò trasse la forza per intraprendere nuovi viaggi che lo condussero in Italia dove diede, per la prima volta, prova delle sue doti di veggente, si racconta, infatti, che il cammino di Nostradamus per una strada in Italia, venne momentaneamente interrotto da una processione di frati francescani. D'un tratto il veggente si precipitò verso uno dei frati implorandone la benedizione. Alle curiose domande degli altri frati, il mistico veggente rispose: <>. Quando il fraticello divenne cardinale ed in seguito divenne Papa col nome di Sisto V, tutti si ricordarono della predizione e la fama di Nostradamus cominciò ad espandersi. Egli ricominciò i suoi viaggi che ebbero fine quando fu in possesso di tutte le chiavi e conseguentemente gli scritti ermetici ereditati dagli avi non avevano più segreti per lui.
Dopo la morte dell'illustre amico e collega Paracelso, Nostradamus si trasferì a Salan, qui si ricompose una famiglia e si aprì per lui un lungo periodo di serenità. Riuscì a mettere su una fornita biblioteca di papiri, testi antichi, cimeli vari e strumenti magici. Tra questi oggetti egli si dedicò ai suoi studi ed alle sue predizioni. Cadeva in uno stato di quasi autoipnosi ed assisteva a fatti e circostanze che sarebbero accaduti nel futuro. Il suo studio si trasformava in un ambiente altamente mistico: una fiammella diveniva una luce quasi accecante, un secchio d'acqua rifletteva gli eventi ed una voce riecheggiava fra le pareti spiegando ciò che il veggente vedeva. Le cose che il mistico ebbe modo di conoscere furono molte, ma per obbedire ad una regola del sacro ordine cui lui apparteneva, doveva redigerle in modo che potessero essere apprese e conosciute solo da una limitata élite. Infittì le sue quartine di numerosi crittogrammi, anagrammi e neologismi che, nel corso del tempo, ritenuti errori dai copisti, furono ingenuamente corretti stravolgendo di molto il già ermetico significato delle stesse. Lo stesso Nostradamus dichiarando che le sue quartine coprono una arco di tempo che dal 1547 va oltre il 2000, afferma che ha voluto rimanere vago perché <>. Un altro capitolo della vita del Veggente stava per aprirsi.
Quando Caterina de' Medici divenne regina di Francia, per sedare la sua immensa voglia di conoscere il mondo dell'occulto, dell'astrologia e delle profezie, volle conoscere il famoso autore delle Centurie. Nostradamus fu, così, invitato a giungere a Parigi, su ordine del sovrano di Francia. La tradizione esoterica a tal riguardo, tramanda un incontro tra il mistico e la regina nel quale il Veggente ribadì la sua predizione riguardo un futuro evento luttuoso che avrebbe colpito la regina. Il 30 giugno del 1559, tre anni dopo al morte del Veggente, in occasione dell'annunzio del fidanzamento della figlia del Re con Filippo di Spagna, venne organizzato un torneo nel quale per tragica fatalità Enrico II Re di Francia morì. Le profezie di Nostradamus continuarono ad avverarsi: previde, infatti, per l'infelice regina che suoi figli avrebbero regnato tutti, ma ognuno per pochissimo tempo. Quando effettivamente i figli di Enrico II succedettero al trono di Francia quasi subitaneamente, la fama del Veggente si diffuse per tutta Europa. Poco prima della morte del Veggente, immancabile arrivò la mano dell'Inquisizione ad accusarlo di stregoneria. Egli, non per paura ma al solo scopo di preservare i suoi figli, bruciò i preziosi manoscritti su cui aveva studiato, confidando in una lettera al figlio:<>.
Il 2 luglio 1556 il Veggente venne trovato morto da un suo fedele discepolo. Si chiude così la vita di Nostradamus, ma le sue quartine, le sue Centurie destano ancora sgomento per la loro impenetrabile oscurità. All'alba del nuovo millennio tornano sinistramente alla luce, con tutta la loro carica di oscuri presagi e sventure che più o meno imminentemente potrebbero colpire il genere umano. Il dato confortante e sconfortante allo stesso tempo è che per volere dello stesso Veggente, le Centurie riescono ad interpretarsi appieno solo dopo che l'evento in essa descritto giunge a compimento. Tralasciando il discorso riguardo alle Centurie, è interessante notare che nella vita del Profeta è sempre presente tutto un bagaglio di misteriosi simbolismi, che richiamano l'idea di una setta creata chissà quando e dotata del potere della Conoscenza. Una setta a cui pare appartenessero anche i Magi della tradizione cristiana, una setta che sembra custodire e conoscere più di quanto, nel tempo, ha lasciato trapelare.

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I am a strong woman, i am a story woman, i am a healer, and my soul will never die..





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